L’intervento conclusivo del prof. Antonio Fallico, Presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia
Samarcanda (Uzbekistan), 4 novembre 2023
I mille partecipanti al XVI Forum Economico Eurasiatico di Verona, provenienti da 27 Paesi, che si è tenuto a Samarcanda il 3 e 4 novembre 2023, ringraziano la Città e le Autorità dell’Uzbekistan per la splendida accoglienza ricevuta. In tutti questi anni di ricerca del dialogo imprenditoriale nella Grande Eurasia, vera vocazione del Forum di Verona, raramente si è percepita in modo così drammatico la necessità di uno spazio franco, libero e aperto al confronto.
Samarcanda ha soddisfatto pienamente le nostre attese. La sua storia e la sua vocazione di oasi rigogliosa, di dialogo, incontro e intersezione fra popoli e culture, si è mostrata ancora una volta in tutta la sua efficacia. Non solo nella potenza estetica del suo turchese, ma quale spazio di cooperazione lungo il crocevia fra Russia, Cina, India, Paesi del Nord Atlantico ed Europa.
In un momento storico in cui molti sembrano invocare lo scontro di civiltà, rimarcando confini e barriere, quest’ultima edizione del Forum a Samarcanda ha indicato una via alternativa, mostrando l’esigenza diffusa di una pluralità di visioni e una forte spinta all’integrazione. In questa continua ricerca di nuove soluzioni e meccanismi, il mondo del business e degli affari propone la sua particolare diplomazia, basata sulle reali necessità economiche e sociali. Ricerca che tiene maggiormente in considerazione le vere istanze dei popoli, desiderosi di costruire e non di distruggere, di trovare nuove soluzioni in un mondo in profonda trasformazione, ed estremamente imprevedibile.
Il partenariato strategico fra Italia e Uzbekistan, inaugurato con la visita del Presidente Shavkat Mirziyoyev a Roma lo scorso giugno, e proseguito con la visita del Ministro italiano Guido Crosetto a Tashkent, ha trovato nel Forum un momento importante di realizzazione nella dimensione imprenditoriale. La via della collaborazione fra i nostri Paesi può davvero ripercorrere le antiche tappe della Via della Seta.Siamo all’inizio di un lavoro comune che ha ancora grandi prospettive davanti a sé.
L’Europa, di cui l’Italia è membro decisivo, ha la necessità – come è stato ricordato qui da Romano Prodi, che è stato a capo della Commissione Europea – di ritornare ad essere protagonista di una nuova e rinnovata collaborazione con il mondo eurasiatico, nel senso più ampio del termine.
Nelle sessioni del Forum sono stati offerti, in un’epoca di cambiamenti, numerosi elementi di riflessione e contenuti importanti in settori strategici e diversi, come l’energia, la finanza e le banche, lo sviluppo agricolo e l’ambiente, la tecnologia digitale e la logistica. Proprio dal mondo dei trasporti ci viene l’immagine dei corridoi che percorrono le mappe del nostro mondo: strade di scambi commerciali, ma anche strade di dialogo e di convivenza, di conoscenza dell’altro, di contaminazione e di incontro.
Ecco perché il nostro Forum, che ha un ruolo chiave nell’imprenditoria, ha offerto anche quest’anno un importante programma culturale. Che ha incluso cinema, musica, artigianato e arte. Grazie alla forza della bellezza, del canto e delle danze, è stata creata una sinergia fra diplomazia dell’economia e diplomazia della cultura.
Il Forum Economico Eurasiatico di Verona proseguirà anche il prossimo anno il cammino iniziato a Baku e continuato qui a Samarcanda. Sceglieremo ancora una volta un luogo promettente per la cooperazione economica multilaterale nei vasti spazi della Grande Eurasia, dall’Atlantico al Pacifico.
Fonte Ass. Conoscere Eurasia