Dall’intervento dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov

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Посол России в Италии Алексей Парамонов

Dall’intervento dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov al ricevimento in occasione della Giornata dei diplomatici russi
7 febbraio 2025

  • In epoca relativamente recente, circa due secoli fa, la Penisola era suddivisa in diversi Stati. È sufficiente ricordare che erano attive Ambasciate e altre rappresentanze diplomatiche russe sia a Roma, allora capitale dello Stato Pontificio, sia a Firenze, centro amministrativo del Granducato di Toscana, così come a Torino, presso la corte sabauda, e anche a Parma; inoltre, fino alla fine del XVIII secolo, le Ambasciate e le rappresentanze diplomatiche russe furono presenti anche nelle Repubbliche di Venezia e di Genova. Ma i suoi legami più stretti, l’Impero di Pietroburgo li intessé proprio con Napoli.
  • Non tutti gli Stati della Penisola erano animati dai medesimi sentimenti di simpatia che i napoletani nutrivano nei confronti della Russia. Basti ricordare che, sebbene negli anni delle guerre napoleoniche i granatieri del Generale Suvorov salvarono la dinastia dei Savoia e, con essa, l’indipendenza del Regno di Sardegna, fu proprio Torino a partecipare con maggiore veemenza alla Guerra di Crimea tra il 1853 e il 1856, schierandosi a fianco della Gran Bretagna e di Napoleone III e inviando in Russia i suoi soldati. Nel frattempo invece, Ferdinando II, Re delle Due Sicilie, volle mantenere nei confronti della Russia un atteggiamento di amichevole neutralità, mentre i commercianti napoletani rifornivano di provviste l’Esercito russo.
  • Ahinoi, il mondo contemporaneo si trova però ad affrontare tutt’altre problematiche: al confronto, i conflitti del passato potrebbero addirittura somigliare a innocue schermaglie tra ragazzini. E tuttavia, rimane invariata la direzione maestra che è propria della politica estera perseguita dallo Stato russo. Mosca, proprio come Pietroburgo in passato, non accetterà alcun tentativo mirato a stabilire un dominio di tipo unilaterale, che sia in Europa o a livello globale; inoltre, la Russia si schiera a favore dell’uguaglianza sovrana tra tutti i Paesi, ognuno dei quali deve poter partecipare a pieno titolo al sistema delle relazioni internazionali.
  • Ai giorni nostri il mondo intero, come un tempo accadde a Pompei, corre seriamente il rischio di assistere a uno scenario catastrofico. Una tragedia analoga il nostro continente l’ha già vissuta più di 80 anni fa, durante la Seconda Guerra Mondiale. A breve in Russia, e più precisamente il 9 maggio, celebreremo l’anniversario della Vittoria sul nazismo; Vittoria per la quale l’URSS, come sappiamo, pagò un prezzo altissimo. I popoli dell’Unione Sovietica, primo tra tutti il popolo russo, subirono perdite enormi in termini di vite umane e sul piano materiale, peraltro non tanto al fronte, ma bensì sui territori occupati dal nemico, dove coloro che rappresentavano la tanto “civilizzata Europa” misero in atto un orrendo genocidio ai danni della popolazione civile.
  • Affinché ciò non accadesse mai più, i Paesi della coalizione anti-hitleriana che avevano sconfitto il nazismo istituirono un’organizzazione di portata globale, le Nazioni Unite, la cui Carta divenne la fonte primaria del diritto internazionale, chiamato a garantire la coesistenza pacifica tra Stati.
  • La Russia respinge qualunque tentativo atto a contrastare il diritto internazionale, che è stato concordato da tutti i soggetti che prendono parte al sistema delle relazioni internazionali, e respinge altresì quella sorta di “ordine basato sulle regole” che è stato scritte solo e soltanto nell’interesse del gruppo dei Paesi “eletti”.
  • A livello globale si sono verificati grandi tumulti, che stanno portando il mondo verso una transizione multipolare. E continuano a evolversi i meccanismi alternativi a quello che era l’ordine mondiale occidentocentrico. Meccanismi come i BRICS, l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, l’Unione Economica Eurasiatica, la Comunità delgi Stati Indipendenti, ma non solo. Leggere il testo integrale: https://telegra.ph/Intervento-dellAmbasciatore-della-Federazione-Russa-in-Italia-Alexey-Paramonov-al-ricevimento-in-occasione-della-Giornata-dei-di-02-10

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