Le risposte di Sergey Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, alle domande del “Corriere della Sera”

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Le risposte di Sergey Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, alle domande del “Corriere della Sera”, che la testata ha rifiutato di pubblicare integralmente, senza tagli e senza censura (Mosca, 13 novembre 2025)

Punti chiave:

  • Gli accordi di Anchorage rappresentano una tappa importante nel percorso verso una pace duratura in Ucraina […] Siamo ancora pronti a tenere a Budapest il secondo vertice russo-americano, purché si basi realmente sui risultati accuratamente elaborati dell’Alaska.
  • A differenza degli occidentali, che hanno raso al suolo interi quartieri cittadini, noi proteggiamo le persone, sia civili che militari. Le nostre forze armate agiscono con massimo senso di responsabilità, sferrando attacchi di precisione esclusivamente contro obiettivi militari e relative infrastrutture di trasporto ed energetiche.
  • Gli obiettivi dell’Operazione Militare Speciale sono stati definiti dal Presidente Putin nel 2022 e sono ancora attuali. Non si tratta di sfere di influenza, ma del ritorno dell’Ucraina a uno status neutrale, non allineato e non nucleare, del rigoroso rispetto dei diritti umani e di tutti i diritti delle minoranze russe e di altre minoranze nazionali: è proprio così che questi impegni sono stati sanciti nella Dichiarazione di indipendenza dell’Ucraina del 1990 e nella sua Costituzione, ed è proprio tenendo conto di questi impegni dichiarati che la Russia ha riconosciuto l’indipendenza dello Stato ucraino.

❗️Stiamo ottenendo e otterremo il ritorno dell’Ucraina alle sane e stabili origini della sua statualità, il che presuppone il rifiuto di concedere servilmente il suo territorio allo sfruttamento militare da parte della NATO (e dell’Unione Europea, che si sta rapidamente trasformando in un blocco militare non meno aggressivo), la purificazione dall’ideologia nazista, messa fuori legge a Norimberga, il ripristino dei pieni diritti dei russi, degli ungheresi e di tutte le altre minoranze nazionali.

  • È significativo che le élite di Bruxelles, trascinando il regime di Kiev nella UE, tacciano sulla palese discriminazione dei “popoli non autoctoni” (così Kiev definisce con disprezzo i russi che vivono da secoli in Ucraina) e allo stesso tempo esaltino la giunta di Zelensky come difensore dei “valori europei”. È un’ulteriore conferma del fatto che il nazismo sta rialzando la testa in Europa.
  • La maggior parte delle capitali europee costituisce attualmente il nucleo della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” che desidera solo una cosa: che le ostilità in Ucraina durino il più a lungo possibile, “fino all’ultimo ucraino”. A quanto pare, non hanno altro modo per distogliere l’attenzione del loro elettorato dai problemi socio-economici interni che si sono drasticamente aggravati.
  • La conflittualità a cui ha portato la politica sconsiderata e senza prospettive delle élite europee non è stata una scelta della Russia. L’attuale situazione non risponde agli interessi dei nostri popoli.
  • Non stiamo “promuovendo” un ordine mondiale multipolare, esso si sta oggettivamente formando, non attraverso la conquista, la schiavitù, l’oppressione e lo sfruttamento, come facevano i colonizzatori costruendo il loro “ordine” (e in seguito il capitalismo), ma attraverso la cooperazione, la considerazione degli interessi reciproci, la distribuzione razionale del lavoro basata sulla combinazione dei vantaggi competitivi comparativi dei paesi partecipanti e delle strutture di integrazione.
  • Per la Russia non esistono paesi e popoli ostili, esistono Paesi con governi ostili. In presenza di un tale governo a Roma, le relazioni russo-italiane stanno attraversando la crisi più grave della loro storia postbellica. Ciò non è avvenuto per nostra iniziativa.
  • Una cooperazione paritaria e reciprocamente vantaggiosa tra Russia e Italia è nell’interesse dei nostri popoli. Se a Roma saranno disposti a muoversi verso il ripristino del dialogo sulla base del rispetto reciproco e della considerazione degli interessi di entrambe le parti […] siamo sempre pronti ad ascoltare.

🔗 Il testo integrale: https://roma.mid.ru/it/press-centre/le_risposte_di_sergey_lavrov_ministro_degli_affari_esteri_della_federazione_russa_alle_domande_del_c/

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