Ad Est della Musica

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Rassegna di musica russa

Ad Est della Musica

Ad Est della Musica
Rassegna di musica russa
VII edizione

Vicenza, 11 novembre – 4 dicembre 2016

La VII edizione del festival ci guida nuovamente attraverso la fervente vita musicale russa, focalizzando in particolare sul ventesimo secolo, periodo in cui si sviluppa la grande tradizione vocale, corale e solistica, come anche la musica strumentale, nella sua grande varietà di stili.
Il titolo del primo appuntamento, “Spiritualità tra falce e martello”, ci dice chiaramente qual è il suo contenuto. Il genere corale fu usato come propaganda di massa in Russia nel periodo sovietico; nello stesso tempo, tuttavia, la grande tradizione spirituale ortodossa ebbe continuazione e sviluppo proprio nell’ambito di questo genere, nonostante l’enorme pressione ideologica. Uno spazio importante è dedicato alla musica corale di Pavel Chesnokov (1877-1944). Maestro di cappella e autore di riferimento per la musica liturgica nella Mosca di inizio secolo, fu costretto, dopo il 1928, a dedicarsi esclusivamente alla musica profana, anche in qualità di direttore del coro del teatro Bolshoj. Nella sua musica coesistono la perfetta padronanza della scrittura corale, la conoscenza della tradizione liturgica ortodossa, e una grande apertura emotiva nell’espressione del sentimento religioso.
Il programma del concerto prosegue con musiche di Georgij Sviridov (1915-1998), uno dei compositori chiave del Novecento sovietico. Egli realizza la trasfigurazione della musica di ispirazione religiosa in composizioni, sia solistiche che corali, su testi poetici più tollerabili agli occhi del regime. Ecco quindi tre romanze su testi di Sergej Esenin, e un brano per coro – dal significativo titolo Ikona – di Aleksandr’ Blok.
Con questo appuntamento si continua la collaborazione con il coro Mantegna Consort , sotto la direzione di M° Alex Betto; solisti il tenore Cristiano Didonè, il basso Paolo Frapoli e il mezzosoprano Sara Bardino, esecutori esperti e appassionati del repertorio russo.

L’appuntamento cinematografico con il film di Pavel Lounguine L’isola (2006) continua l’esplorazione del tema della spiritualità. La vicenda si svolge in un monastero ortodosso su un’isola del Mar Bianco, nel 1974, durante il periodo sovietico. Come dice una delle recensioni, questo film, “imbevuto di un acuto sentimento di grazia divina […] è un tentativo di penetrare nell’essenza della fede”.“E’ un film che semplicemente ci dice che Dio esiste” – uno dei pochi commenti del regista.
La colonna sonora è di Vladimir Martynov (1946), compositore, musicologo e filosofo russo, un artista dal talento molto originale. La sua passione per la musica elettronica e la musica rock si unisce a profonda conoscenza e amore per la musica antica, come ad uno studio attento della cultura e della filosofia religiosa dell’Occidente e dell’Oriente.

“Tempo, avanti!” è il titolo del terzo concerto della rassegna, ispirato alla suite di Georgij Sviridov, con la quale si apre il viaggio musicale, ideato dal mezzosoprano Victoria Lyamina, attraverso il tempo, frantumato come in un caleidoscopio, nel vortice del XX° secolo. Lo sconvolgimento provocato dagli enormi eventi che lo hanno percorso si rispecchia nei diversi destini e nelle musiche di S. Rachmaninov e di G. Sviridov, emigrato in America il primo, rimasto in patria il secondo – di cui ampliamo la conoscenza con pagine della sua produzione strumentale. La serata si avvale della partecipazione del basso Alessandro Colombo, intenso interprete specialista della musica russa, e del brillante violino del M° Enrico Balboni.

La rassegna si chiude con “Viva voce”, appuntamento di cui sono protagonisti il bajan, parente russo della fisarmonica, e il pianoforte. Il compositore Efrem Podgaits (nato a Mosca nel 1949), personalità di spicco nel mondo musicale russo, ha dato questo titolo al suo concerto per bajan col desiderio di ‘parlare’ all’ascoltatore in confidenza e sincerità, superando la metaforica barriera che spesso ostacola la comprensione della musica contemporanea da parte del pubblico. Il genere del concerto è quello preferito dal compositore: ne ha scritti più di venti per vari strumenti. Ogni strumento solista è per lui un vero e proprio personaggio, che egli tratta in modo drammaturgico, raccontandone la storia e descrivendone i rapporti col mondo che lo circonda.
Il programma include anche le preziose pagine tratte dalle opere di Modest Mussorgskij – compositore che ha compiuto il primo passo verso la musica moderna in Russia -, di Sergej Prokofiev e di Dmitrij Šostakovič.
La collaborazione col M° Davide Vendramin al bajan ci garantisce l’altissimo livello artistico dell’esecuzione. Al pianoforte Natalia Kukleva.

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